giovedì 18 ottobre 2012

Relatività.

bologna 18.10.12

La Realtività come teoria Ristretta e Generale ha un punto fissato come valore assoluto ed è la velocità della luce = c .
Cioò che rende relativa la misurazione rispetto a questa velocità "assoluta" è la posizione ed insieme la velocità degli osservatori;che diventa inevitabilmente relativa e "limitata ":in quanto una massa non è in grado di arrivare, nello spazio vuoto, alla velocità della luce in quanto essa è una caratteristica solo delle onde.
Detto ciò la funzione dell'equazione di Lorentz rimane invariata, relativamente alla velocità della massa ne modifica in modo proporzionalmente relativo alla velocità,la massa stessa.
Quindi il punto che lascia perplessi,che non appare chiaro nella sua definizione tecnica,è il secondo postulato;il quale formulato in tal modo rende la velocità della luce un valore assoluto perchè indipendente ed incomparabile.
Il secondo postulato della teoria della Relatività dice che la  luce è indipendente dal moto della sorgente.
Se guardo la nostra stella il Sole sappiamo che la sua velocità orbitale intorno alla Galassia della Via Lattea è di 260.000 anni,quindi la sorgente,intesa come massa stellare, si muove nello spazio vuoto,inoltre ad essa va aggiunto il valore dell'azione prodotta dalla Stella Sole,le onde "elettromagnetiche".
Pertanto il valore assoluto è dato dal moto della Stella,velocità orbitale,+ le onde "elettromagnetiche",se volessi equiparare la cosa all'effetto Cerenkov.
In secondo luogo l'indipendenza della velocità dell'onda in relazione alla singola particella entra in netto contrasto con la teoria di De Broglie,e la effettiva verifica sperimentale,che ad ogni particella è associata un'onda.
Il principio di associazione di De Broglie diventa facilmente,oggi,il principio di proprietà delle particelle elementari del moto associato ad esse.
1) Ogni particella elementare possiede come proprietà una quantità di moto,definita tecnicamente come onda.
2) La proprietà di tutte le particelle elementari di qualsiasi classe,Quark o Leptoni è il moto,verificato sperimentalmente.
3) Il moto delle particelle elementari produce una azione che genera un campo.
4)  L'azione della particella possiede una unità di classificazione ed è il quanto di azione di Planck.
5)  L'azione della particella dipende dal moto stesso della particella la cui risultante come velocità lineare nel vuoto è pari a c = velocità lineare della luce nel vuoto.
Non esiste una descrizione diversa della realtà,per correttezza e precisione,perciò esiste un problema nella Teoria della Relatività: :il valore assoluto,o formalmente limite incomparabile della velocità della luce,definto da Einstein nel 1905, non è corretto nella descrizione completa dell'azione delle onde emesse da una sorgente di natura " elettromagnetica".
La risolluzione è semplice;l'onda ha sempre momento angolare ( Omega) ,misurabile e comparabile,la cui differnza infinitesimale rende il valore della velocità della luce comparabile e limitato.
Vedesi testo di Fisica 2 H. R.
Pertanto la teoria della Relatività pone al centro il ruolo degli osservatori e del tempo,come della loro velocità limitata.
Il ruolo degli osservatorri è centrale,come centrale è il ruolo delle misurazioni relative,che diventano egocentriche quando non esiste un sistema di riferimento comparativo.
L'egocentrismo della Teoria della Relatività è dimostrato con l'affermazione di un unico e ristretto valore assoluto,la velocità della luce;dal quale dipende la realtà naturale.
L'egocentrismo del Modello Relativo dipende dalla posizione che occupano gli osservatori,nella loro posizione Gravitazionale del Sistema terrestre.
L'egocentrismo  della teoria è dimostrato.  CVD .

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