venerdì 16 gennaio 2015

Il Papa: la corruzione = la corruzione di Legge = plagio.

Bo. 16. 1. 2015

Il Papa: la corruzione = la corruzione di Legge = plagio.

Il Papa si schiera contro la corruzione in una sola forma, quella dello scambio di favori personali al di sopra delle Leggi collettive.
La corruzione come principio che antepone l'interesse particolare a quello universale del paese con le sue Leggi.
La corruzione come sistema per evitare regole di salute per società e gli abitanti.
La corruzione come pratica eversiva della Democrazia.
La corruzione come impoverimento della vita sociale per concentrazione della ricchezza pubblica.
La decretazione d'urgenza come corruzione della normale prassi  politico amministrativa, con formule chiare a tutti e dimostrabili nella realtà.
La corruzione come pratica politica dei falsi obiettivi o mediazioni di parte.
La corruzione come incoerenza tra Principi e Leggi, il cui risultato è che le Leggi non sono più eguali per tutti, ma a discapito di tutti, come gli abusi d'autorità, le prevaricazioni ed i privilegi, come forma corruttiva.
La corruzione come la non punibilità del falso in bilancio, sia pubblico che privato.
La corruzione come definizione falsa della realtà.
Gli esempi abbondano, è sufficiente applicare alle parole i fatti della politica e dell'economia del monopolio industriale.
La corruzione diventa Legge quando nega l'esistenza del reato, come il falso di bilancio e l'evasione di capitali non punita, che sia di soglia o meno, il principio e la regola sono lo stesso insieme, una Legge che tutela la corruzione e la incentiva è una Legge corrotta, una contraddizione in termini inaccettabile nel Principio di Legge, sia essa Democratica che Repubblicana.
Dal momento che esiste una Legge che dichiara come legittima e non perseguibile un reato come il falso in bilancio, o falso obiettivo, la Legge plagia il comportamento delle persone obbligandole ad accettare una malversazione vista come una condizione normale, quando non lo è nel Diritto Internazionale, Europeo, ma non Italiano.
Di quale corruzione parla il Papa?
La corruzione implica il Plagio dei soggetti contraenti, ma il plagio come reato è stato abrogato dai clericali moderati fedeli alla chiesa di Stato.
Il plagio è un condizionamento diretto a falsificare la realtà della Legge ed il Principio di legge eguale per tutti.
La corruzione è il condizionamento  economico specifico diretto a falsificare le regole e Leggi ed il Principio di Legge eguale per tutti.
Quindi dopo aver dimostrato la validità del reato di plagio, come manipolazione della conoscenza reale per mezzo del falso, o non" vero", o non reale, come lo possono essere anche certi programmi falsamente politici, dovremmo dare coerenza al Principio di Legge.
Se le religioni hanno il diritto ad associazione libera ed indipendente, non hanno il diritto ad usurpare il ruolo del Diritto Legislativo laico e della Libertà, nella società,quindi a presentarsi come forza politica per il potere temporale, in quanto la religione non è interessata alle necessità economiche come primarie, come condizione necessaria ed indispensabile  per la fede.
Vedesi i monaci buddisti e le pratiche filosofiche del Tao, ed altre religioni animiste in vesti taumaturgiche dei mali delle società primitive.
La religione diventa anche politica con il monoteismo, nelle 3 versioni diretta, opposta ed inversa, il cui fine è il controllo dei costumi e dei rapporti nella società, salvo eccezioni come principio.
Tutti i giornalisti farebbero bene ad interrogarsi sull'anomalia italiana, in quanto contraddittoria rispetto alla Democrazia ed alla Libertà di tutti, che viene prevaricata dal culto religioso come condizione di plagio e pregiudiziale superiore al Principio delle Leggi laiche, Repubblicane e Democratiche nella loro diversità di posizione, il valore ed il limite della realtà.
Ora e sempre.  Xma --Legio--Italiana-- Democratica   d'Europa.

Nessun commento:

Posta un commento