domenica 23 agosto 2015

CULTURA: SCIENZA E TECNICA.

Bo. 23. 8. 15


  Amazon e Kindle-- Prezzo :  1,99-----2,25     pag. 42




CULTURA: SCIENZA E TECNICA.


Ad una lettura storica dello sviluppo della società del pianeta si vede che esiste una condizione di principio e regola nel rapporto tra la cultura e la scienza.

La scienza come definizione razionale della realtà segue sempre sempre le esigenze culturali della società nel suo sviluppo.
Lo sviluppo culturale della società dipende in parte dalle tecniche razionalizzate e conosciute come collettive, come crescita spontanea dell'ingegno legato al minimo sforzo del lavoro, cioè la riduzione delle fatiche fisiche e mentali.
La cultura come insieme di conoscenze della natura e dei rapporti sociali sia interni ad una collettività omogenea ed esterni ad essa, definisce le condizioni come esigenze collettive  fondate su pratiche consuetudini del lavoro e delle caratteristiche naturali del territorio, montagne, pianure ed altro.
I rapporti tra le società limitate nel territorio e nelle conoscenze è stata ed è ancora in parte la realtà mondiale.
I sistemi di governo, come la Democrazia, sono sistemi ancora oggi ristretti a poche società.
Il sistema Democratico è il sistema superiore di governo ed al tempo stesso di autogoverno della società fondato sulle Leggi eguali per tutti, equivalente a dire sulle Leggi di Natura fino ad ora conosciute.
Il principio di autorità, nelle regole delle Democrazie,  non è mai personale al di sopra delle Leggi, ma all'opposto è il rispetto delle Leggi stesse come base della società.
La cultura come insieme di esigenze collettive si esprime nelle varie forme di organizzazioni della società civile, come ad esempio, le Fondazioni o le Agenzie, o i Club e le associazioni professionali.
L'espressione fondamentale dell'organizzazione collettiva deriva dall'educazione storica delle arti e società, e  scolastica come tecniche matematiche- linguistiche.
In seguito alla rivoluzione scientifica del 1600 ad opera di alcuni autorevoli scienziati è sorta l'esigenza culturale, in alcuni ceti e gruppi sociali la necessità di definire il rapporto con la scienza come ricerca della conoscenza oggettiva della natura.
Il sorgere delle ideologie come interpretazione naturalistica dei rapporti naturali si è affiancata alla credenze religiose, in entrambi i casi privi delle spiegazioni razionali coerenti.
Le cultura ideologiche ed idealistiche, di gruppi sociali compatti si sono affermate in mancanza di teorie scientifiche coerenti nel loro insieme.
La caratteristica ed il principio di queste culture, ideologiche ed idealistiche, è l'inutilità del passato storico, della cultura stessa come processo di sviluppo della società, ovvero come processo alle esperienze materiali limitate ed incoerenti, nella definizione dei loro limiti.
La cultura ideologica ed ideale che fa da sfondo all'Europa, con il cattolicesimo e le riforme protestanti, rimane una cultura coercitiva e negativa delle esperienze poliedriche della società.

Il fine di ogni idealismo come delle ideologie, dato il principio di  "assoluta verità" della loro logica, è il controllo assoluto della società per mezzo di organizzazioni gerarchiche che rispondono a titolo personale all'autorità del più forte, " o organizzazione più forte" al di sopra di tutte le Leggi.
L'identità è la medesima del potere assoluto dei nazionalismi su base monarchica assoluta, al posto del monarca assoluto siede il  "comando supremo religioso o politico, uniti  insieme",o separati, con le medesime funzioni di controllo della società su basi culturali dogmatiche a schemi riduttivi.
Ogni ideologia ed ideale ha schemi riduttivi o "semplificati "; la semplificazione è la falsificazione della realtà oggettiva per fini impropri di comando o influenza sulla società; che si concretizza nell'idea unica o monolitica di una realtà conosciuta, a prescindere dalle condizioni e da proprietà complementari dell'oggetto reale.
In Europa il sistema democratico ha posto dei limiti assoluti a questi poteri devianti  come la semplificazione = plagio e falsificazione della realtà.
La cultura come insieme di esperienza materiali, logico artistiche e tecniche, sia linguistiche che costruttive è la premessa per lo sviluppo scientifico, senza il quale non esiste progresso innovativo della società.
Le ideologie ed ideali sono una reazione alle innovazioni, la cui base o principio è la negazione della loro esistenza come procedimento culturale, ma non per usi strumentali illeciti.
Il Modello Standard o paradigma scientifico limitato e ristretto, se non deviato e semplificato è il frutto delle culture ideologiche ed ideali che hanno imperversato e permangono in forma disordinata nell'Europa, come culture opposte al Sistema Democratico ed alle Leggi della natura e della libertà come scelta logica razionale.

X ma.   Legio Italiana democratica d'Europa.


Nessun commento:

Posta un commento