giovedì 21 settembre 2017

I CICLOPI DELL'ASTRONOMIA.

Bo. 21. 09.2017

L'identità della specie umana  =  specie neutrale.

I CICLOPI DELL'ASTRONOMIA.

Tutte le osservazioni astronomiche  principali avvengono per mezzo dei telescopi riflettori e rifrattori posti in centri sempre più precisi e dinamici.
Rimane il fatto che tutte le osservazioni vengono effettuate con un occhio solo, dall'oculare, che permette una vista fissata e meccanismo psicologico rivela sempre nuove scoperte di stelle, essendo la stella Sole in moto rotatorio intorno alla Galassia della Via Lattea, il cui periodo di rotazione è di circa 250.000 anni.
La risultante delle scoperte astronomiche è un effetto psicologico di gigantismo delle emozioni continue, che si protrae e viene premiato come importante.
Nonostante gli strumenti sempre più precisi e potenti che consentono osservazioni eccezionali, anche con la radioastronomia e la scoperta dei quasar = quasi stelle, che non sono stella sicuramente.
Quindi ci troviamo nel pieno marasma euforico delle scoperte e della nostra egocentrica bravura ed intelligenza, che però dimentica il fatto che le masse astronomiche, definite Stelle, e classificate per colore, intensità e dimensioni, non sono un nome scientifico tecnico, che definisce le masse astronomiche in base alla loro principale proprietà, o alle loro proprietà.
L'entusiasmo della ricerca premiante, finisce per essere deviante dai problemi astronomici, ai quali si delegano altri teorici.
La discordanza tra pratica e teoria logicamente coerente, sulla base del principio di non contraddizione, viene ignorata o baipassata come inutile di fronte alle fantastiche scoperte degli esa-pianeti ad esempio, come rincorrere una chimera ed essere premiati per l'immagine di per sè.
I ciclopi non hanno bisogno della logica, ma dell'esperienza passata che si migliora, ma che non cambia nella sua sostanza, l'immagine stupefacente, che i sensi umani non possono vedere, come il vino dall'uva, ma per quanto riguarda la scienza, ci vuole un nuovo Ulisse che si confronti con i ciclopi che si sono riprodotti e moltiplicati  oltre ogni misura, sulla base del fascino del prodotto della tecnica e della cultura, cioè della propria specie come superiore a sè stessa con strumenti più precisi e sofisticati.
L'immaginario e l'illusorio vincono in astronomia, come i ciclopi isolati sull'Isola, ma inutili alla comprensione della razionalità della materia, nostra e dell'universo.

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